Nove richieste di Gesù

ImageFonte: http://nicothoe.deviantart.com/

“Nessun mendicante allunga cosi la mano per prendere il pezzo di pane, come Io allungo le mani alle anime.”

Ti chiedo di parlare con me

Rifletti sul Mio amore – cosa avevo fatto per te dall’asilo fino alla croce. Ti avevo amato profondamente, prima che tu venisse al mondo. Ti penso. Pensa di Me. Parla con me. Chiedi a me consigli per tutto.

Ti chiedo l’amore

Veglia di dare pure i doni più piccoli. Il bambino si sente sicuro e tranquillo nelle braccia della mamma. Non ha paura di niente. Ti tengo sempre nelle braccia, non avere paura di niente. Amami. Amami con l’amore vigile e attiva. Che tu sia la consolazione del Mio cuore.

Ti chiedo la fiducia

Abbia fiducia, perché posso tutto. Quanta fiducia avrai in Me, cosi tanto riceverai. Il tuo desiderio Mi costringe a impartirti le grazie. La fiducia avvalora la fede, la fede invece la fiducia, e la pace profonda costituisce un fondamento della fede e della fiducia. Abbia la fiducia in me e credi che insieme a te lavoro, prego e soffro. Un padre che ama dei bambini, non sempre gli dà tutto ciò che chiedono, ma ciò che sia migliore e più utile. Allora anche a te Io do tutto ciò, che ti fa raggiungere l’amore più grande.

Ti chiedo la gioia

Ci sono poche anime che avrebbero offerto i doni. Ci sono queste che evitano il peccato, ma ci sono poche che avrebbero cercato dei piccoli doni, che Mi portano la gioia e per le anime sono molto utili per la loro conversione. Ricordati, sempre mantieni la tranquillità e la gioia. Dividi la tua felicità con gli altri, parla gli della Mia bontà, dell’amore e della misericordia.

Ti chiedo la pace

Veglia te stesso, comportati il modo, come sulla terra saresti tu e Io. Esercita la pazienza in se stesso, perché allora riuscirai a mantenerti in pace. Come sarebbe possibile guardarsi nell’acqua agitata, cosi anch’io non posso parlare alle anime turbate. La tranquillità non consiste nel non soffrire delle preoccupazioni, delle croci. Finché l’anima è unita al corpo, subirà le esperienze. La tranquillità dipende dall’amore.

Ti chiedo il riposo

Non bisogna preoccuparsi sia del passato che del futuro, perché tutto ciò crea l’ansia. Io ho il riposo nel cuore profondamente tranquillo. Il tuo cuore è il mio cielo, allora allontana da se stesso qualsiasi ansia e confusione. Chi ringrazia della sofferenza, Mi porta più gioia, che se facesse tante opere di bene. In tale anima trovo il riposo, questa anima aiuta nel salvare le anime, aiuta la Chiesa e le anime che soffrono nel purgatorio.

Ti chiedo la fedeltà

Ama profondamente la propria nullità e la debolezza, e qualsiasi cosa ricevi da Me, rendimela con il ringraziamento. Ti donerò le grazie grandissime. Il servitore non considera le cose del suo signore come le proprie, ma rimane fedele e riceve un premio oltre il salario dovuto. Sii fedele nel servizio mio. Ho lo sforzo per ogni essere, pure il più piccolo e ogni creatura smetterebbe di esistere, se non la sostenerrei. E particolarmente ho le cure per le anime rese a Me. Nelle braccia miei le porto. Mi ami profondamente, perché sei paziente nelle avversità, preghi, fai i doni. Veglia, perché sei predisposto ad occuparsi delle cose esteriori e perciò diventi indifferente. Con la fedeltà gratificherai coloro che disprezzano il Mio amore.

Ti chiedo la libertà dell’anima

Sempre tieni la libertà dell’anima, altrimenti le ansie farebbero si che tu smetta di rimanere nel fervore, ciò ti affaticarebbero ed annoiarebbero. Amami il modo che sai. E Io sono contento di te. Perché i bambini non pensono come amare i genitori, ma amano come sanno amare. Guarda i bambini. Quando fanno qualcosa di buono, non ne pensano. I bambini piccoli non imparano come amare, ma pure amano e sono amati.

Ti chiedo la comprensione

Risarcita Me dell’amore disprezzato. Il mio amore e la bontà sono la fonte della misericordia e l’anima beata, la quale riceve la misericordia e si lascia guidare dalla misericordia. Bisogna avere la comprensione per gli errori di tutta la gente. La comprensione per gli errori e le debolezze crescono con l’amore verso la gente e con la pietà sempre più grande si abbasserebbe davanti alla miseria umana, come la madre si inchina sopra il bambino debole.

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Se non ci vergognamo che il Creatore, Dio onnipotente si abbassa di chiederci qualcosa? Che deve pregare del nostro tempo, della conversazione, dell’attimo d’attenzione? Veniamo dal sacerdote a confessarsi e lo chiediamo la mezz’ora del suo tempo. Saremmo irritati, se lui stando nel confessionale ci avrebbe sempre trascurato? Quanta gente si è allontanata dalla Chiesa, perché aveva incontrato proprio tale atteggiamento – non solo da parte del sacerdote, ma anche dei cristiani. Similmente quando ti metti a parlare con la tua mamma, babbo, amico, marito oppure moglie – quando chiedi il consiglio, l’aiuto e intanto il Tuo interlocutore in continuazione guarda l’orologio e risponde in fretta, senza nessun impegno nella conversazione – avresti sentito il dispiacere. La tristezza che la persona di cui ti fidi, ti ritiene nessuno. Intanto noi facciamo le stesse cose al Dio. E pure le Sue richieste non dovrebbero essere per noi faticose. Il parlare, il donare a Lui dei propri atti, delle sofferenze e delle preoccupazioni. L’affidare dei problemi e delle difficoltà. Ciò che ci richiede, per noi in reltà costituisce la salvezza, perché permette vivere pienamente, non cadendo nella disperazione.

Oggi Vi invito a riffletere, considerato anche come l’esame di coscienza: come i fedeli e siamo devoti a Dio – noi, cristiani. Ma queste riflessioni non hanno come scopo deprimerci, ma educare questi posti del nostro cuore che non erano affidati al Signore. Specialmente oggi vale la pena, come al battesimo – offrirsi al Signore, sceglierLo di nuovo e rispondere alle sue preghiere della conversazione, dell’amore, della fedeltà, della gioia e della comprensione. Anche Tu ne hai bisogno, perché proprio ciò era il motivo della tua creazione. Niente ti farà più felice, che parlare con LUI.

*

* i frammenti delle richieste provenienti dal diario del Servitore di Dio Kunegunda Siwiec

Questa voce è stata pubblicata da monikapq.

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